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THAI

 

Gatto prediletto dalla famiglia reale, il Thai venne considerato come parte integrante della famiglia e l’allevamento venne intrapreso prevalentemente nei monasteri che, tutt’oggi, ne portano avanti le caratteristiche originarie.

Nel 1884 in Inghilterra vennero importati i primi due esemplari donati dalla famiglia reale all’allora console britannico Mr. Owen Gould, mentre in America il primo gatto importato da Bangkok fu presso la White House nel 1878.

Nel 1896 Adele Locke, allevatrice Americana, cominciò a redigere il primo elenco dei gatti importati e registrati in America. Costituì così il Beresford Cat Club, il primo club felino dedicato alla razza.

Si iniziò dunque un lavoro di selezione che portò alla ribalta diversi esemplari divenuti successivamente famosi per aver vinto diverse competizioni. Sono menzionabili alcuni fra questi come ad esempio King Kesho (nato il 29 giugno 1893, fu il primo gatto nato ed allevato in america, figlio di una femmina importata direttamente da Bangkok), oppure Wankee (nato il 28 settembre 1895 ed importato in Inghilterra da Hong Kong all’età di 6 mesi), Double Champion Siam’s Chief Noda Purachatr (nato il x16 marzo 1931 fu il primo Blue point che in America completò la sua carrieta in CFA e CFF), oppure Prestwick Pruth of Imperial (nato il 14 maggio 1944 direttamente importata da Bangkok).

L’allevamento attraversò momenti critici dovuti alle guerre che sconvolsero il mondo, ma la passione per questo gatto dalle estremità colorate continuò, così come il suo allevamento.

Nel 1948 in Inghilterra nacque il primo maschio Red Point, frutto dall’incrocio di un maschio seal point e di una mezza-siamese tortie point. Era Mr. Prince di Nora Archer e lui era il capostipite dei Red Point.

Nel 1954 si registrò la prima svolta significativa che vide un cambiamento radicale dello standard. Fan-T-Cee divenne “Triple Grand Champion” e siglò l’inizio del cambiamento nel tipo. Si predilessero quindi un aspetto più allungato nel muso, una corporatura più snella ed agile. L’allevamento dunque portò ad un drastico cambiamento nello standard.

Ma nonostante tutto, l’apparenza del primo gatto importato rimase sempre vivo nell’immaginario collettivo. Fu così che agli inizi degli anni ’90 degli allevatori tedeschi ripresentarono nelle expo feline un gatto che si avvicinava in morfologia ai primi gatti importati, agli autoctoni Thailandesi.

Nacque così il percorso per restituire identità a questi gatti così diversi dalle selezioni moderne.

Negli anni '90 parte il processo di riconoscimento presso il WCF (World Cat Federation) ad opera di allevatori tedeschi.

Nel 2010 parte il processo di riconoscimento presso la TICA (The International Cat Association).

Nel 2014 parte il processo di riconoscimento presso la FIFE (Federation Internationale Feline) promosso grazie al lavoro di un'allevatrice Italiana, Katia Lembo. In questo momento la razza è in "preliminary recognition" ed il lavoro è ancora molto lungo.

Speriamo di trovare presto questa splendida razza anche nei circuiti Fifé.

 

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